Forse, anche nella cucina ci emozioniamo per
sopravvivere/resistere, cuciniamo per emozionarci, cuciniamo per sopravvivere,
cuciniamo per condividere, per comunicare quell’evoluzione infinita di emozioni
che è così naturale per la nostra specie.
E a proposito di emozioni ed evoluzioni, la settimana che si
sta chiudendo è stata una settimana emotivamente forte per me e non solo, è
arrivata la tanto sospirata laurea, che mi ha intensamente occupato negli
ultimi mesi, imbottendo ogni istante delle mie ore libere dal lavoro e questo è
anche il motivo per cui questo mese sono arrivato in extremis a pubblicare la
mia ricetta che partecipa all’MTC e non come qualcuno ha insinuato per carpire
i segreti dell’uovo alla Benedict ;-)
Ma non voglio dilungarmi troppo con questioni di vita
quotidiana e passiamo quindi alla sfida n. 33 dell’MTC, emozionandoci con
l’evoluzione delle uova alla Benedict.
Quando ho visto la proposta di Roberta de La Valigia sulletto, vincitrice lo scorso mese della sfida dei plin, ho pensato
immediatamente al fatto che quando si parla di cucina d’oltreoceano mi vengono
in mente le immensità che può regalarci; lì tutto è esagerato, i condimenti
sono esagerati, i sapori sono esagerati, gli ingredienti sono esagerati…forse
sono un pochino suggestionato da Man Vs Food con l’intrepido Richman che si
ingozza ogni volta con ogni tipo di carne e altro in maniera esagerata, ma,
fatto sta, per me la cucina americana resta sempre di proporzioni XXXXL ;-)
Veniamo alla mia proposta e agli ingredienti.
Benedict eggs con burro
ai datteri, salsa olandese al pompelmo rosa, padellata di mais, banana e mela e
caffè nero all’americana
Per gli English muffin, la procedura è identica a quella
descritta da Roberta, a cui vi rimando, ho solo ridotto le quantità, tolto lo
zucchero, sostituendolo con del miele:
150 g di farina per pane
75 ml di latte
20 ml di acqua
3 g di lievito di birra secco
1 cucchiaino di miele
un pizzico di sale
Per la salsa olandese al pompelmo rosa:
2 tuorli
il succo di ½ pompelmo rosa
un pizzico di sale
60 g di burro fuso chiarificato
Poi abbiamo
2 uova (da fare in camicia)
mais dolce cotto a vapore a piacere
1/2 banana
un pezzettino di mela
7 datteri secchi
1 noce di burro
Per la bevanda:
caffè solubile
acqua calda
Come anticipato per gli english muffin il procedimento è
uguale a quello descritto da Roberta, ho solo sostituito lo zucchero con il
miele.

Il mais cotto a vapore, la banana tagliata in due parti e un
pezzo di mela vanno rosolati in una padella con del burro, separatamente.
I datteri vanno tritati con il mixer con il burro. N.B. Per
le quantità di burro fate voi, se non avete problemi di colesterolo abbondate, altrimenti
NO! ;-)
Riscaldate dell’acqua, versate due cucchiaini di caffè in
polvere in una capiente tazza e versateci l’acqua calda.
Per la cottura delle uova in camicia (il segreto per fare
delle uova in camicia perfette è solo uno: UOVA FRESCHISSIME) ho utilizzato il
metodo più diffuso e cioè quello di mescolare energicamente l’acqua per creare
un vortice nel quale adagiare dolcemente l’uovo, precedentemente aperto in un piattino
con la quale ci aiutiamo nella fase di “tuffo”.
Io ho utilizzato appositamente solo UOVA LAUREATE…(la musica è del gruppo britannico dei The Ting Tings dell’album HANDS)
Io ho utilizzato appositamente solo UOVA LAUREATE…(la musica è del gruppo britannico dei The Ting Tings dell’album HANDS)
Vi è piaciuto il video…spero di sì, la rosa è bellissima.
Tostate due metà di muffin in padella. Spalmatele con la
crema di datteri precedentemente tritati, adagiate l’uovo in camicia e poi nappate
generosamente con la salsa. Disponete nel piatto a piacere il pezzo di mela, il
mais e le due metà di banana e infine il fumante caffè americano nella sua
tazza.
Con questa ricetta
partecipo alla sfida dell’MTChallenge di ottobre, uova alla Benedict e colazione americana della Roberta.