Lettera a un pomodoro
de ‘npisa
Sole della terra, tra le verdi foglie abbiamo giocato a nascondino,
incuranti della calura infuocata di mezzogiorno. Un giorno sei stato colto, eri
in buona compagnia e delicatamente adagiato nel paniere intrecciato. Il
percorso è stato breve ma all’occhio innamorato non è sfuggito il verde luccichio
della tua pelle. Sei ancora acerbo, ma quando i turisti del caldo saranno
andati via, la tua bellezza maturerà lungo il muro imbiancato di fresca calce. Sarai
un compagno autentico, sul quale poter sempre contare nei momenti in cui quella
voglia di spuntino si farà sentire, il pensiero correrà lungo il doppio filo di
canapa e sarà soddisfatta dalla tua pelle giallorossa, custode del caldo sapore
estivo. Per un attimo tornerò a quei giochi tra le foglie verdi, tu ed io incuranti
del mezzogiorno infuocato dal sole. Ora il nostro piacere è tra la calda cenere
del camino invernale. Tu non sei un pomodoro qualsiasi, sei il pomodoro
dell’inverno, un pomodoro de ‘npisa, amante del caldo, dell’olio d’oliva e
degli spunzali.
Questa appassionata lettera
d’amore non fu mai spedita. Adagiata nel fondo di un cassetto ha atteso con
impazienza fin quando dall’oblio è riemersa, prelevata e letta da un certo Muffin,
che ha così deciso di mangiare metà pomodoro per assaporare il suo gusto estivo
e con l’altra metà cingersi il capo per onorarne la memoria.
Ed eccoci qua con la mia seconda
proposta per la sfida n. 43 dell’eMMetichallenge. Il terzo implacabile giudice
è la regina dei muffins, Francy Burro e Zucchero, una garanzia in fatto di
cucina, ancora ricordo un ragù alla bolognese talmente buono da leccarsi i
baffi e farci contemporaneamente la scarpetta.
Il pomodoro d’inverno o de ‘npisa
in salentino (ma è chiamato in diversi modi) è un particolare tipo di pomodoro
che viene raccolto in estate, legato a grappoli lungo una corda e conservato
appeso al muro in un locale asciutto e ben aerato.
In inverno viene cotto nella
cenere calda del camino, sbucciato e condito con olio e spunzali (cipollotti)
anch’essi arrostiti sulla brace. Insieme ad un bel pezzo di pane (arrostito) è
una vera goduria da mangiare, un sapore di altri tempi.
Per le parole mi sono liberamente
ispirato a una mia ipotetica lettera al pomodoro de ‘npisa. Ma non solo parole
e così ecco a voi i Nidi D’Arac con la loro Ipocharia tratta dall’album
“Salento Senza Tempo” del 2007. Approfitto per presentarvi i componenti di
questa pizzica elettronica: al basso Alessandro Coppola, al violino Rodrigo D’Erasmo,
al piano Andrea Pesce e Salvatore Crudo, Donato Nuzzo e Rocco Luca ai
tamburelli (tamburellisti di Torrepaduli).
“La
modernità vive dentro di noi,
nel nostro modo di pensare, di creare.
Salento senza tempo non è un nuovo album dei Nidi D’Arac
ma un tributo alla tradizione musicale salentina,
esso vuole raccontare, con semplicità acustica,
l’essenza di una terra con la sua storia millenaria.
Gente del Sud che da padre a figlio,
da generazione in generazione deve difendere,
con memoria, creatività e rispetto, la propria identità
nel grande mondo delle differenti culture.”
ALESSANDRO COPPOLA
Ingredienti
per 5 muffins:
150 g di farina
1/2 cucchiaino di sale
4 g di lievito
un pizzico di bicarbonato
1 uovo
20 g di olio extravergine d’oliva
100 g di salsa di pomodoro
6 pomodori de ‘npisa
2 spunzali (cipollotti)
peperoncino macinato
Tagliate gli spunzali e 5 pomodori
in piccoli pezzetti. Tagliate un altro pomodoro a fettine.
In una
ciotola amalgamate l’uovo, l’olio e la salsa di pomodoro mescolando bene. In
un’altra ciotola setacciate la farina con il lievito, il bicarbonato, il sale e
il peperoncino in polvere (ognuno può decidere la quantità a seconda del grado
di piccantezza che vuole ottenere). Incorporate gli ingredienti liquidi in quelli
solidi e mescolate non più di una decina di volte.
Aiutandovi con un cucchiaio, adagiate
negli stampi dei muffin l’impasto. Adagiate su ogni muffin la sua coroncina di
pomodoro de ‘npisa. Infornate a forno caldo a 180° C per 20 minuti circa.
Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge n. 43, con i muffins della Francy Burro e Zucchero.
Ottimo bravo buonissimo e dico sempre la solita cosa....manca la materia prima e tutte il resto del Salento. Buona serata.
RispondiEliminaGrazie Edvige, sempre gentile e presente. Un caro saluto
EliminaSuper, la lettera e i muffins! :D
RispondiEliminaGrazie Raffaella!
EliminaMi hai veramente commossa. Tu sai quanto io, noi amiamo il Salento, quanto la tua, vostra terra ci sia entrata nel cuore.
RispondiEliminaHai tirato fuori dal cassetto dei ricordi questa lettera, canto d'amore per i frutti di questa terra meravigliosa e per la tua gente che ne li sa valorizzare al meglio, come può fare solo chi ha con essa un rapporto esclusivo e particolare, che dura da sempre.
E che tu abbia messo questi favolosi pomodori d'inverno nei muffins mi ha riempito di gioia e gratitudine.
Perchè rendi ogni cosa speciale, con la tua scrittura ironica, divertente ma nello stesso tempo profonda.
Grazie Christian, hai fatto dei piccoli capolavori, dando ai tuoi muffins un sapore speciale, d'altri tempi.
Bravissimo, come sempre!
Grazie infinite, anche per la meravigliosa musica di sottofondo, da vero intenditore..
Grazie Francy, mi commuovi tu con tutte le belle parole che mi hai scritto.
EliminaIl Salento è una terra dove uno decide di andare, non è una terra di passaggio, ma è generosa ed entra nel cuore proprio come è entrata nei vostri cuori.
Io ho sempre amato la mia terra ma credo di averla apprezzata e amata ancor di più da quando vivo lontano da lei, basta pensare che sono giunto al punto ad avere la nostalgia della raccolta delle olive...