Lavorare la terra, attività
che richiede amore, dedizione, pazienza ma che ti ripaga con i suoi frutti,
dopo tanta fatica, sudore e speranza. Madre terra sa essere generosa, ma anche,
come è giusto che sia una buona madre, deve essere severa e determinata, perché
non deve solo offrire, ma anche insegnare. Proprio uno degli insegnamenti di
madre terra è quello che ci vogliono trasmettere gli amici di Vallescuria che
attraverso il duro ma appassionante lavoro del contadino e la difficile
coltivazione dello zafferano, vivono le loro giornate in modo diverso e
condividono le fatiche, ma anche le numerose soddisfazioni, attraverso l’aiuto
che offrono con la loro attività, così come una mano in agricoltura è preziosa
e non va mai negata.
Ma in questo post
voglio richiamare anche il grande evento che tutti aspettano, l’uscita del
settimo episodio della saga di Guerre stellari. Ma non vi parlerò di forze…ma
di cozze.
In ognuno di noi si
cela una cozza oscura e così anche nel piatto che vado a proporvi avremo la
COZZA OSCURA.
Ingredienti
per un piatto:
70 g di pastina formato
stelline
5 cozze
50 g di formaggino
4 g di nero di seppia
0,1 g di zafferano in
stimmi
20 dl di spumante
metodo classico
1 bicchiere circa di
brodo di pesce (più due cucchiai)
½ cipolla bianca
Mettete un filo di olio
e della cipolla tritata finemente in una padella, fatele appassire e poi
aggiungete le stelline e fatele tostare. Sfumate con 20 dl di spumante metodo
classico.
Aprite a mano le 5
cozze, recuperando la loro acqua, dentro cui immergerete lo zafferano in
stimmi. Date una mescolata e aggiungetelo alle stelline.
A questo punto
aggiungete il bicchiere di brodo vegetale e fate cuocere.
Dopo alcuni minuti
aggiungete il formaggino e amalgamate il tutto.
In un altro pentolino,
scaldate il nero di seppia con due cucchiai di brodo di pesce, aggiungete le
cozze e cuocetele.
Che la cozza oscura sia
con tutti voi.
Con questa ricetta
partecipo, con immensa gioia, al concorso degli amici di Vallescuria ed un
grande in bocca al lupo da parte mia per il vostro eccezionale progetto.
Infine, un grazie a
chi, attraverso il suo blog arabafeliceincucina, mi ha permesso di
conoscere una realtà, come quella di Vallescuria, che fa ben sperare per il
futuro di tutti noi.
E questo è il pensiero
per il suo giveaway di Natale:
A
dorso di cammello, accecato dal vento sabbioso, rotolavo giù per le dune. Il
paesaggio arido mi circondava senza speranza e la calura annebbiava i miei
pensieri, soffocati ancor prima di nascere. All’improvviso, non credevo ai miei
occhi, un’oasi rompeva la monotonia del colore e mi illuminava il cuore di fiducia.
Desideravo non fosse uno di quei miraggi di cui avevo sentito raccontare, incitai
il cammello, ma mi accorsi che anche la bestia aveva visto l’oasi e ci
dirigemmo di gran lena. Arrivati, il miraggio non si era dissolto ma era reale
e con gran mio stupore fui accolto da danzatori e danzatrici con ghirlande di
fiori di zafferano. Fui in pace con il mondo.
Sei un genio del Male :-) e della cucina. Una ricetta che mi ha trasmesso buonumore oltre che una buona dose di Forza. I ragazzi di Vallescuria sono eccezzionali, la loro storia scalda il cuore e, come dici tu, dà speranza per un mondo migliore!! Bravo Christian!
RispondiEliminaGrazie mille Cristian, anzi grazie...doppie ;)
RispondiEliminaMa tu sei pazzesco, Cristian!!! La cozza oscura è un mito!!!! :-D
RispondiEliminaHai creato il mito della cozza oscura, grande ottimo.
RispondiEliminaColgo l'occasione per augurarti Buone Feste a te e dolce metà. Buona serata