…il
procedere del tempo è la foschia dei ricordi, ma il suo incantesimo vive negli
attimi che non sapranno del suo fluire...
…nel frattempo
facciamoci un Sidecar, per la sfida n. 69 dell’eMMeTiChallenge con la cucina alcolica di Giulia Robert di Alterkitchen.
Sidecar, la
definizione dovrebbe recitare pressappoco così: cocktail classico di tipo sour,
una famiglia di cocktail formati da una base di distillato, succo di limone e
un dolcificante (come un triple sec). La caratteristica è data dal gusto
acidulo del limone che si fonde con il distillato.
La ricetta ufficiale
del Sidecar, cocktail riconosciuto dall’ International Bartenders Association,
è:
5 cl di Cognac
2 cl di Cointreau
2 cl di succo di limone
fresco
Gli ingredienti vanno
tutti mescolati e agitati in uno shaker pieno di ghiaccio. Il tutto va filtrato
e servito in un bicchiere col bordo zuccherato. Si può guarnire con una scorsa
di limone o arancia.
Per questa sfida, ad
alto tenore alcolico (GRAZIE GIULIA, mi piace tantissimo questa sfida), vi propongo una ricetta carnale, dove non ci porremo domande e
riflessioni cervellotiche, non andremo a sondare il senso dell’essere e perché
esistiamo, non definiremo la natura o cercheremo di spingerci oltre i limiti
della conoscenza, ma terremo i piedi ben piantati per terra e avanzeremo lungo
il sentiero della semplicità.
Semplice è la mia
ricetta del Sidecar tartara e se proprio devo dirvi la verità un pochino
giocherellona, perché quando si parla di cucina alcolica alla lunga si finisce
sempre per giocare.
Ingredienti
per due persone:
80 g di carne di filetto
di manzo
1 cucchiaino di olio
evo
Sale
Pepe
5 cl di Cognac
2 cl di Cointreau
2 cl di succo di limone
In una ciotola unite la
carne, l’olio, il sale, il pepe e mescolate.
Dividete il composto in
quattro parti da 20 g l'una e posizionateli in terrine separate.
Lavorate, in una
terrina 1 cl di succo di limone con i 20 g di carne; in un’altra 1 cl di
Cointreau; nella terza 2,5 cl di Cognac e infine, nella quarta, tutti e tre i
componenti del Sidecar (2,5 cl di Cognac; 1 cl di Cointreau; 1 cl di succo di
limone).
Amalgamate in ogni terrina
gli ingredienti e ricavate, con un piccolo coppapasta del diametro di 3 cm
circa, dei cilindri, due per ogni gusto.
Disponete i cilindri
nei piatti seguendo l’ordine da sinistra verso destra: tartara al succo di
limone, tartara al Cointreau, al Cognac e infine la Sidecar tartara.
Il gioco consiste nel
provare, partendo dalla tartara con solo succo di limone per finire alla Sidecar
tartara, le differenti sensazioni gusto-olfattive, che danzando sulla lingua in
un perenne contrasto dolce-acido, conferiranno morbidezza e rotondità l’una e
freschezza l’altra, fino al sopraggiungere del Cognac che rivelerà tutta la sua
struttura e complessità in un calore avvolgente fatto di dolcezza, alcolicità e
ricchezza di aromi.
Infine, per rendere più
coinvolgente il piatto, potete giocare con la sapidità del sale. Io ho aggiunto
tre diversi tipi di sale: sale rosa dell’Himalaya, sale nero di Cipro e sale
affumicato al legno di faggio, lasciando al commensale il piacere di provare
gli abbinamenti.
Con questa ricetta
partecipo alla sfida n. 69 dell’MTC, la cucina alcolica proposta da Giulia
Robert di Alterkitchen.
Carissimo sono collegata con tutte le news MTC che mi arrivano ogni qualvolta cè qualcuno che scrive tipo Alessandra giusto per fare un nome :) e, tra tutte le ricette alcooliche che ho letto e preso nota dovrei spendere una fortuna da Bishoff e tu sai chi è per aggiornare alla grande il mio deposito liquori che ora langue... siamo diventati pressochè astemi salvo un goccio di vino.... Adoro la carne crudo, il Sidecar allora mi piaceva e quindi prendo nota prima o dopo forse...farò qualcosa... Buona serata salutami lei.
RispondiEliminaCiao Edvige, effettivamente le ricette alcoliche, utilizzando ingredienti di qualità, non sono proprio ricette economiche :-)
EliminaSì conosco benissimo Bischoff.
Se adori la carne cruda e ti piaceva il Sidecar, allora questa ricetta devi provarla assolutamente ;-)
Lei ricambia i saluti.
Buona giornata
Bravissimo Cristian, un'interpretazione elegante, sapiente e giocherellona insieme (eh sì, quando c'è l'alcool di mezzo il gioco ci sta alla grande).
RispondiEliminaHai giocato con i differenti sapori degli alcolici e con sapidità diverse, in una sorta di degustazione guidata alla ricerca di somiglianze e dissonanze.
Un'ottima interpretazione, davvero centrata sul tema della sfida. Felice che ti sia piaciuta!
Grazie Giulia, buona parte del merito è anche tuo per le ottime indicazioni che hai dato per questa sfida bella e soprattutto stimolante nel cercare di creare un piatto che possa ridare sensazioni simili a quelle del cocktail scelto.
EliminaGrazie Benedetta, è difficile che sarò una lettrice fissa, sono un uomo ;-)
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