È giusto, il
tempo modifica tutto ma tutto è giusto che si modifichi nel tempo, così nel
punto più alto del suo procedere, l’eMMeTiChallenge modifica il tempo del suo
incedere, catapultandoci agli albori, pronti a ripartire dal principio, da quella
tortilla da cui tutto ebbe inizio e da cui tutto vedrà la sua trasformazione.
Quello che vi
propongo è una sorta di elogio alla romanità, al gusto, alla voglia di bontà
italiana, perché possiamo sempre e comunque lamentarci di tutto, ma finché ciò che
metteremo nel piatto ricorderà i sapori e i piaceri schiettamente italiani,
saremo sempre noi, richiameremo i ricordi, il senso di possesso, la voglia di
appartenenza.
Da questa
voglia di legame nasce questa rivisitazione della tortilla carbonara da portare
a passeggio, magari ammirando le bellezze di Roma, dell’Italia intera e non
solo, un piacere universale che può accompagnarci ovunque verso l’infinito e
oltre.
Sfida n. 72dell’MTC in cui confrontarsi con la tortilla di patate di Mai Esteve dal blogil Colore della Curcuma.
In questo mio post
troverete sia la ricetta tradizionale proposta da Mai, sia la mia
rivisitazione, come avete oramai capito, in chiave romana…carbonara.
Ingredienti per
la tortilla tradizionale proposta da Mai, di cui faccio copia e incolla di
alcune parti e che trovate sul suo blog a questo link il Colore della Curcuma
tortilla:
(per una padella di 20 cm di diametro)
600 g di patate (sbucciate)
5 uova (sempre dispari)
1 cipolla grande (di quelle dorate)
olio extra vergine
sale
Lavate le patate e sbucciatele, tagliatele a pezzi irregolari* e
friggetele con del olio in una padella molto capiente, e dopo 5 minuti
aggiungete la cipolla tagliata a fettine molto sottili.
Già qui ci sono diversi tipi di pensieri su come deve essere il taglio
delle patate.
Chi dice a dadini chi a giuliane chi come me li fa "alla buona" ossia tutti irregolari, perché mi da la sensazione che in questo modo si amalgamano meglio tra di loro e la tortilla venga più compatta.
Chi dice a dadini chi a giuliane chi come me li fa "alla buona" ossia tutti irregolari, perché mi da la sensazione che in questo modo si amalgamano meglio tra di loro e la tortilla venga più compatta.
Salate mentre
friggono e girate ogni tanto per non bruciarle, sarebbe meglio farle saltare in
modo di non spappolarle tropo, ma visto il peso non ve lo consiglio, se non
siete pratici in sollevamento pesi... o come dico spesso « se avete i polsi
collaudati».
In un recipiente, sempre molto capiente, sbattete le uova e salate, pensate
che le patate vano anche loro regolate di sale.
Quando le patate e la cipolla sono cotte e dorate, oserei dire fritte e
croccanti, versatele dentro il recipiente con le uova sbattute, tenendo cura di
non versarci l'olio ma lasciarlo nella padella.
Amalgamare e controllare di sale.
A questo punto versate il composto nella padella, a fuoco basso,
procurando non bruciarlo. Con il mestolo di legno, mi raccomando, controllare
che non si attacchi anche se il massimo per una tortilla de patatas è il gioco
di polso facendo si che questa si muova dentro la padella e non si attacchi.
Per quanto,
riguarda la mia rivisitazione gli ingredienti per una rosetta sono:
1 panino tipo rosetta
100 g di guanciale
2 uova (solo tuorlo)
1 patata
1 cipollotto
50 g di pecorino romano
Pepe
Tagliate a
striscioline il guanciale pulito della cotenna. Gettateli in una padella
antiaderente, del diametro di 20cm e rosolateli per circa 15 minuti a fiamma
media.
Togliete dal padellino il guanciale e nel grasso rilasciato cuocete la
patata tagliata a pezzi irregolari e il cipollotto tagliato a rondelle.
Nel
frattempo prendete due uova fresche, eliminate l’albume e in una ciotola
versate i tuorli, il pecorino romano, grattugiate del pepe nero e amalgamate il
tutto.
Una volta che
la patata e il cipollotto sono cotti, aggiungete i tuorli precedentemente uniti
al pecorino e il pepe e a fiamma spenta mescolate bene.
Prendete una
rosetta, tagliatela a metà
e riempitela con il composto ottenuto, spolverate altro
pecorino romano e buon appetito BEGGI!!!
Con questa
ricetta partecipo alla sfida n. 72 dell’MTC la tortilla di patate di Mai Estevedal blog il Colore della Curcuma.
La carbonara quella classica non l'amo tanto forse perchè le uova non mi attirano e posso mangiare l'albume il tuorlo meglio di no al massimo crudo ma non mi piace. Preferisco la tua rivisitazione solo che invece del tuorlo ci metto l'albume. Sei un super chef... buona serata a tutti e due.
RispondiEliminaBeh dai si possono fare tante varianti e provare di tutto :-)
EliminaGrazie e buona giornata
Alla romanissima, ma il cuore è pugliese. Che bella sfida...Complimenti davvero, si mangia con gli occhi.
RispondiEliminaGrazie Sonia, è vero un pizzico di Puglia c'è :-)
Eliminaa parte dirti che mi piace di più il tuo omaggio alla carbonara del mio, in merito a questa ricetta posso esprimermi con una sola parola: gnam!
RispondiEliminati ringrazio tantissimo, ma anche la tua mi fa esclamare GNAM GNAM :-)
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