Lenta, rurale, silenziosa è la vita. Con distensione deve essere
vissuta. Siamo una macchina lenta, che può pensare velocemente, ma che può
vivere solo con ritmi bassi, moderati. Invece ci affanniamo a rincorrere ogni
giorno mille faccende nuove che si aggregano a quelle ancora irrisolte. La
nostra è diventata una vita frenetica, capace solo di correre dietro non si sa
bene a cosa o a chi. Conta solo correre. Essere sempre on-line. Fare infinite
cose per non sentirsi morti. Però non ci rendiamo conto che una vita frenetica
ci porta a morire senza aver vissuto veramente.
Tutto intorno a noi segue velocità moderne. L’esigenza della
velocità, del subito, dell’immediato è ogni giorno sempre più presente. E’ la
quotidianità alla quale ci siamo assuefatti. E’ un meccanismo che oramai non è
possibile fermare. Però possiamo fermarlo in noi, possiamo ancora essere
artefici della nostra lentezza, nel ritrovare questa nostra particolarità,
perché è dentro di noi e non aspetta altro che essere riscoperta. Potremo
tornare a vivere una vita più umana, più adatta alla nostra dimensione. Lenta è
la vita, come un soffio di vento vola via e viverla freneticamente ha un sapore
amaro che sa di beffa.
Nessun commento:
Posta un commento