Facile non è, eppure
ci sono ancora oggi ricette che riescono a sorprendere. Impressionano a prima
vista, a pelle (a palato) pur essendo oramai conosciute e cucinate da intere
generazioni. Per l’equilibrio, per la semplicità, per la loro naturalezza, per
il loro perfetto connubio fra gli ingredienti. Per me, uno di questi piatti
sono sicuramente le cime di rapa ‘nfucate, cioè affogate (stufate) nella loro
stessa acqua alla maniera salentina. Infatti, oltre ad essere ricchissime di
sali minerali e vitamine, contengono molta acqua e quindi si prestano
particolarmente ad essere stufate senza aggiungerne dell’altra.
Quindi non aggiungo
altro e passo subito alla semplice, quanto gustosa, ricetta. Possono essere sia
un contorno per un secondo piatto, oppure si possono consumare così
semplicemente da sole, magari con una bella frisella e perché no… possono essere
anche un ricco condimento per un bel piatto di pasta di qualsiasi formato.
Io vi propongo quella diciamo “base” ma voi potete dare liberamente sfogo alla fantasia.
Ingredienti:
1 kg di cime di rapa
2 spicchi di aglio
1 peperoncino rosso fresco
olio evo
sale
Pulite le cime di rapa e lavatele ripetutamente.
In una padella (meglio una di coccio) fate rosolare per un paio di minuti
l’aglio nell’olio (almeno due cucchiai). A questo punto aggiungete le cime di
rapa, il peperoncino e salate.
Coprite con il coperchio (è fondamentale
l’utilizzo del coperchio per far sì che il vapore stufi le verdure rendendole
saporite e gustose) e lasciate cuocere a fuoco moderato per circa 30 minuti,
rimescolando di tanto in tanto delicatamente.
Servitele calde e fumanti.
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