Ricordo
che era lento quel vento che si faceva spazio tra i biondi capelli. Lasciava
intravedere l’orecchio infagottato dalla margherita appena colta. Il silenzio dominava
lungo il solco tracciato dal moto perpetuo dell’acqua. I monti sembravano
giocare a nascondino dietro alle nuvole che lasciavano viaggiare un lieve
raggio di luce. Nella calma, l’anima rinvigorita, bramava un qualche forestiero
istinto, perduto chissà dove, perduto chissà quando, da un’umanità consacrata
alla sveltezza dei tempi moderni.
Eccovi una ricetta
dove le triglie sono le regine incontrastate. Piatto che si può prestare ad una
notevole varietà di sfumature, ma dove le triglie restano il fulcro intorno a
cui farlo ruotare.
Ingredienti
per 4 persone:
4 triglie di media dimensione (150 g ca. l’una)
1 carota
½ cipollotto
8 pomodori ciliegino
2 cucchiaini di capperi sott’aceto
1 peperone giallo
pepe
sale
olio evo
per
il fumetto di pesce:
le teste e le lische delle triglie
1 costa di sedano
½ cipollotto
1 spicchio di aglio
1 dl di vino bianco
1 foglia di alloro
1 gambo di prezzemolo
pepe bianco in grani
olio evo
1 bicchiere di acqua
Innanzitutto
preparate il fumetto. Sfilettate le triglie,
mettete da parte i filetti
e pulite
le lische e le teste delle triglie, lavandole sotto l’acqua corrente. Fatele
andare per 3 minuti in un tegame con un filo di olio evo. Unite il sedano, il
cipollotto e lo spicchio di aglio tutti tritati finemente. Dopo un paio di minuti sfumate con il vino
bianco e aggiungete l’acqua, l’alloro, i gambi di prezzemolo e i grani di pepe
bianco. Fate sobbollire per 15-20 minuti. A questo punto con l’aiuto di un
colino a maglie fitte filtrate il liquido rimanente. Mettete nel colino anche
ciò che resta delle teste, lische e degli odori e con un cucchiaio strizzate
bene il tutto facendo uscire altro saporitissimo liquido.
Questo fumetto andrà
fatto restringere ancora per 5-10 minuti.
Lavate brevemente i
filetti di triglia e tamponateli con della carta per asciugarli. Rosolate per 5
minuti i filetti in un filo di olio d’oliva caldo, mettendoli in padella dal
lato della polpa. Insaporite con sale e pepe. Toglieteli e teneteli in caldo.
Io li ho tenuti in forno a 60° C.
Nel fondo di cottura,
stufate una dadolata di pomodoro, carota, cipollotto e peperone giallo
seguendo
questa sequenza: prima il cipollotto, dopo un minuto anche la carota e dopo un
altro minuto il peperone. A questo punto lasciate andare a fuoco medio e
padella coperta per circa 4-5 minuti. Aggiungete anche il pomodoro e lasciate
andare a fuoco medio e con coperchio per 7-8 minuti. Inserite un paio di
cucchiaini di capperi sott’aceto (di ottima qualità, io uso solo quelli che
raccoglie e prepara mia madre) e lasciate andare per un paio di minuti.
Potete
servire con una foglia di basilico.
Ricetta meravigliosa, Cristian, dove le triglie sono le regine incontrastate del piatto nonché il suo fil rouge, visto che le verdure cuociono nel loro fumetto. Ricetta studiata e pensata in ogni dettaglio, incluso l'ordine in cui mettere a stufare le verdure. Tutto questo parla di una competenza culinaria notevole, tutta al servizio degli ingredienti.
RispondiEliminaHo esaurito le parole per esprimere la mia ammirazione... e passo alla frase iniziale, bellissima. È tua? :-)
Ciao Mapi! Grazie per le bellissime parole e per tutti i complimenti che detti da te hanno un valore immenso viste le meraviglie che prepari e di cui ci delizi condividendole sul tuo blog.
Eliminala ricetta è assolutamente mia, made in resi.sten.za.po.e.ti.ca ;-)
Ho pensato a questa ricetta per un paio di settimane e tenevo tutto in testa, un giorno a pescheria quasi chiusa entro e vedo delle triglie fantastiche e mi son detto è il momento giusto ora o mai più e così ho preparato il tutto e condiviso con la mia dolce metà che rientrava stanca la sera dopo una pensante giornata di lavoro.
Ciao e grazie ancora
a presto
Bravo! Ottima ricetta, bel gioco di armonie e contrasti dolci-agri. Mi piace
RispondiEliminaGrazie Cristina, sono felicissimo che ti piaccia la mia ricetta.
EliminaQuesta ricetta mi piaceeeeeeee, io adoro le triglie dopo lo sgombro ed i nostri sardoni è il pesce che preferisco peccato che qualche volta se non guardi ti becchi i barboni...buoni anche loro ma non è la stessa cosa. Preso nota e buon pomeriggio.
RispondiEliminaSì sì infatti bisogna stare attenti perchè i barboni sono simili alle triglie e si potrebbero confondere, ma sta anche nella onestà del pescivendolo a non inganare i propri clienti, io vado sempre alla pescheria in via Giulia ex Benvenuti, ora ci sono due fratelli che sono molto bravi ed hanno sempre pesce fresco e di ottima qualità.
EliminaBuona giornata
Sto già sentendo il profumo delle tue triglie, del fumetto e anche delle verdure stufate nel fondo di cottura, capperi compresi!
RispondiEliminaGrazie Andrea, è effettivamente un piatto con molti profumi.
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