Ferro su ferro e
velocemente mi allontano fissando oltre il vetro macchiato le variazioni del
percorso. Ulivi verdi potati di fresco duellano con la frescura marina, muretti
a secco si sostengono per non ruzzolare, pale di fichi d’india sono pronti per i
loro dolci frutti. Nel frattempo un libro monotono ha avuto la meglio sul mio
vicino perdendosi il buio della galleria in cui mi distraggo riflettendomi. Deglutisco
e penso a questo post e al percorso casuale con cui ho presentato le mie tre
ricette per una sfida che va concludendosi ma che ha regalato a tutti una
pagina unica ed irripetibile dell’eMMeTiChallenge, grazie a Cristiana del blog Beuf
à la mode.
Ma torniamo un attimo
al mio casuale percorso di questo mese, la prima ricetta è stata quella del
rognone con frattaglie di branzino, con una complessità di sapori che è
impossibile descrivere, poi siamo andati sul sicuro con un piatto di interiora
di pollo ma sempre con le cinture ben allacciate. Ora, per finire vi propongo
due cose semplicissime ma che è un vero piacere preparare e che sono una vera
gioia per il palato. Passiamo infatti ad una cottura su brace (la mia
preferita) e le pietanze sono…. allacciate le cinture forte forte perché abbiamo
la Capuzzella d’agnello e i Turcinieddhri di interiora di agnello, che sono la
testa dell’agnello e degli involtini fatti con le interiora dell’agnello stesso.
Prima, però, un’ultima
considerazione. Mangiare e apprezzare ogni parte dell’animale che è stato
sacrificato per la nostra alimentazione, senza sprecare o buttare via nulla, è
il modo migliore che abbiamo per onorarlo. Ognuno di noi fa le proprie scelte,
ogni scelta ha le sue motivazioni e le sue ideologie, giuste o sbagliate che
siano, ma restano scelte e come tali meritano sempre e comunque rispetto. La
mia scelta è non sprecare nulla perché secondo me è proprio quello che ci
chiede la natura.
Ingredienti:
per
la capuzzella
1 testa di agnello
2 cucchiai di aceto di
vino rosso
1 foglia di alloro
2 gambi con foglie di
prezzemolo
2 cucchiaini di
pecorino grattugiato
olio evo
sale grosso
per
i turcinieddhri:
Interiora di agnello
(fegato, polmone, rognone, cuore, budella)
prezzemolo
pecorino grattugiato
sale
Pulite la testa di
agnello, fiammeggiatela per eliminare eventuali peli residui e lavatela con
cura. Dividetela a metà. Preparate in un contenitore (io uso un bicchiere di
vetro) un condimento formato da olio, aceto, sale grosso e una foglia di alloro
sminuzzata. Mescolate fino a quando il sale non si sarà sciolto. Spennellate con
questo condimento la testa con un pennellino ricavato con ramoscelli di
prezzemolo. Continuerete a spennellare la testa anche durante la cottura ogni
qualvolta ruotate la griglia e fino a cottura completa. Mettetela in un piatto, spolverizzatela con il pecorino e servite calda.
Lato A
Lato B
Per i turcinieddhri,
lavate e pulite tutte le interiora. Tagliatele a listarelle spesse un centimetro
e non più lunghe di 7-8 cm. Salatele e spolveratele con il pecorino grattugiato.
Tagliate il budello in pezzi da 5-7 cm.
A questo punto prendete un pezzo
diverso di ogni interiora e insieme a qualche foglia di prezzemolo e formate
degli involtini che andrete a tenere insieme legandoli con i ritagli di
budello. Metteteli nella griglia e cuoceteli sulla brace.
Con questa ricetta partecipo alla sfida MTC n. 38 il quinto quarto.
bè che dire O_o... io rimango un po' con questa faccia, mai avrei immaginato tutte queste complessità, già parlare di trippa per me era hard core, ma qui vedo cose davvero dell'altro mondo
RispondiEliminaCiao Lara! Può sembrare complesso ma ti assicuro che basta avere un pochino di conoscenza del fuoco e un po' di fantasia ed il gioco è fatto ;-)
EliminaA presto
Ciao
Parto dal fondo del tuo post, una considerazione che mi è piaciuta tantissimo e che condivido: "Mangiare e apprezzare ogni parte dell’animale che è stato sacrificato per la nostra alimentazione, senza sprecare o buttare via nulla, è il modo migliore che abbiamo per onorarlo." E' proprio una questione di rispetto il non buttare via nulla, ed è anche un ottimo modo per sfruttare appieno tutte le qualità nutritive dell'animale.
RispondiEliminaLa prima cosa che mi è venuta in mente, leggendo le ricette, è stata la parafrasi di un motto antifumo che si sentiva diversi lustri fa: "Chi cucina così bene fa ingrassare anche te: digli di smettere". :-D
In realtà vorrei dirti di continuare, di andare avanti all'infinito... e soprattutto di telefuddarmi le meraviglie che prepari!
Un abbraccio.
Ho voluto sottolineare il fatto che il rispetto per gli animali è anche questo, mangiare tutto e non sprecare nulla e sono contetissimo che ci troviamo in accordo.
Elimina"Chi cucina così bene fa ingrassare anche te: digli di smettere" :-))))))))))))) bellissima!!!
Un abbraccione e a presto
Concordo senza ripetere il punto sulla tua affermazione fatta da mapi. Nel corso degli anni ho assaggiato tantissimo, cose strane e inusuali per me, alcune apprezzate altre non erano di mio gusto. Io la testa non riesco a mangiarla nemmeno dei piccolissi "ribaltavapori" e tu sai a cosa mi riferisco. E' più forte di me. Il nostro amico barlettano mangiava solo le teste e passava a noi il pesce pensa eravamo in 20 il numero di teste grandi e piccole mangiate.
RispondiEliminaLe interiora mi piacciono, pensa che ce un piatto austriaco che si chiama "Beuschel" viene fatto come un ragù ed accompagna il famoso gnocco di pane. Sai è fatto quasi esclusivamente di "polmone" quello che oggi non danno quasi nemmeno ai gatti.
Le interiora le assagerei molto volentieri ma la testa no....scusami non ce la faccio.
Ciaoo Cristian bella ricetta e bella la tua descrizione poetica del luogo e della natura. Buona settimana.
Ho letto qualcosa riguardo al "Beuschel" ma non ho mai avuto il piacere di provarlo...magari alla prox capatina in Austria ci faccio un pensierino, se riesco a trovare un posto dove è nel menù :-) deve essere una vera delizia affiancata al gnocco di pane che invece conosco benissimo e ho mangiato svariate volte in tante pietanze.
EliminaUn bacione e grazie
bellissima preparazione. devo confessare che vedere le testine di agnello è molto tosto, però concordo con te sul fatto che in realtà, se vogliamo continuare ad essere carnivori, dovremmo smetterla di mangiare solo carré e fettine. e il resto degli animali dove finisce?
RispondiEliminaquesto MTC ci ha fatto riflettere, e la tua interpretazione è superlativa!
Immaginavo che l'immagine potesse essere "tosta" per molte persone e così ho scelto quella meno di impatto :-) e per questo anche ho voluto sottolineare il fatto che se carnivori siamo, dobbiamo esserlo fino in fondo.
EliminaGià!!! La nostra Cristiana ha proposto una ricetta che oltre a rievocare, in molti casi, piatti di tradizione, ha anche avuto il pregio di averci fatto riflettere molto!
Diciamo che siamo sulla stessa lunghezza d'onda...è proprio questo il messaggio che vorrei passasse. nel momento che tu, animale, ti sacrifichi per me io di te non butto niente...La tua capuzzella potrebbe far compagnia a quella di coniglio che oggi mi son ritrovata tra le mani...I turcineddi li conosco, li ho mangiati e li ho amati... Son piatti che, a parer mio, come ho già scritto, sono imprescindibili dall'uso della griglia: la brace regala al piatto sicuramente un valore aggiunto. Son contenta tu abbia apprezzato il tema: uno dei pochi che ho reso felice! cri
RispondiEliminaSapevo che era il messaggio principale di questa sfida e secondo me è passato alla grande. In tanti si sono avvicinati, in tanti hanno sperimentato e in tanti continueranno a farlo, perchè il problema principale è conoscere ed ora in tanti conoscono un pò di più il mondo del quinto quarto e questo grazie a te.
EliminaGrazie Cristiana!
siamo ben allacciati erche' qui con i "mugnatielli " cosi li chiamiamo noi i turcinieddhri e le teste d'agnello andiamo a nozze
RispondiEliminama sai che anche i miie figli li mangiano forti come sono ahhaa qui non buttano niente ( chissa' eprcdhe' butto solo le brioche confezionate ) sara' che gli do' cose più genuine ?
bella proposta soprattutto la testa d'agnello che la gente non sa cosa si perde
Sì sì i turcinieddhri sono diffusi in varie parti d'Italia e non solo e in ogni luogo hanno il loro nome e la loro storia.
EliminaVia via le brioche confezionate e sì a testine e interiora di agnello ;-)
Grazie Veronica per i complimenti.
Un caro saluto
Cristian ora ho visto la tua ricetta...mannaggia io ho fatto i gnumaridde...ma i tui turcinidd sono spettacolari io faccio il tifo per te...
RispondiEliminaCiao Leo! è normale che abbiamo pensato a turcinieddhri e gnummarieddi per noi che siamo del tacco d'Italia ;-)
EliminaGrazie Leo, io tifo per te...
KE IL POTERE DELLA COZZA SIA CON NOI!!! ;-)))))))