giovedì 18 ottobre 2012

C’era un albero…



Come tutte le mattine sveglia presto, colazione e poi via verso l’ufficio. Abito in città ma lungo il mio percorso, rigorosamente fatto a piedi, cerco sempre di imboccare vie alberate e lontano dalla collera stradale. Il percorso di norma si svolge così: appena uscito viale alberato…alberi alberi alberi…inevitabilmente poi tratto nel traffico…macchine macchine macchine…finchè non mi immergo nel parco cittadino…alberi alberi alberi…infine ultimo tratto…macchine macchine macchine…prima di entrare nell’inferno dell’ufficio.
Quello che però fa tristezza, a parte le macchine, è che ogni tanto qualche albero, per motivi a me sconosciuti, scompare e di lui resta solo un mozzicone di tronchetto che spunta dall’asfalto in mezzo alle macchine parcheggiate. Sembrano crisantemi (brutta copia ovviamente).
Da alcuni giorni, uno di questi alberi che compongono il mio viale alberato, non c’è più.
Sovrastava i crisantemi e si ergeva lungo il settimo piano del palazzo accanto. Lo hanno tagliato.
E’ triste pensare che prima vedendolo ogni giorno, gli passavo accanto senza quasi notarlo…ma lui son sicuro che mi notava e magari mi salutava.
E’ triste passare e accorgersi ora che è diventato solo un mozzicone di tronchetto che spunta dall’asfalto in mezzo ai crisantemi.
Però, ancor più triste è osservare che su quel mozzicone di tronchetto…un IMBECILLE ha lasciato un bicchiere di plastica vuoto, vuoto come lui.
E’ questa la lezione di oggi che non dovrò dimenticare mai…imparare a non essere vuoti e senza immaginazione come quel bicchiere di plastica, come quell’IMBECILLE che lo ha lasciato lì senza rendersi conto di nulla.

Nessun commento:

Posta un commento