Il dibattito di oggi è tutto condensato intorno alla parola
inglese “CHOOSY”. In italiano suona come schizzinosi ed è stata rivolta da un
ministro ad una delegazione di giovani e operai, invitandoli a non essere
schizzinosi riguardo al lavoro ma prendere quel che si trova e poi da lì partire
per cercare di migliorare. Il ministro ha rilasciato questo pensiero dopo aver
passato il classico brutto quarto d’ora tra fischi, contestazioni e insulti. Un
ministro non votato e perciò non voluto dal popolo, ma che si rivolge loro come
se lo fosse.
Io credo, in parte, di voler appoggiare il pensiero del
ministro, anzi è un consiglio sensato in un momento di profonda crisi. Uno deve
pur campare in qualche modo e così anche se il lavoro trovato non è proprio
quello che uno si immaginava da piccolo, pazienza, intanto iniziamo, si prova e
poi si vedrà. Se la prova non va, uno può benissimo scegliere di tornare in
panciolle in attesa di tempi migliori. Ma possiamo veramente scegliere di stare
comodamente in panciolle ad aspettare tempi migliori? Alcuni forse sì…i molti
no. Quindi viene normale pensare che i molti che non possono permettersi di
restare in panciolle, alla prima occasione accettano, qualsiasi lavoro gli
venga offerto, ma è anche vero che di lavoro non mi pare di vederne molto in
giro e quindi che fare? Bisogna inventarlo! Ma siamo sicuri che pur essendo un
popolo di grandi inventori…ogni disoccupato può inventarsi un lavoro? Ma se
alla fine tutti lavoriamo, tutti abbiamo inventato un bel lavoro, i soldi…che
non ci sono…da dove li tiriamo fuori? E soprattutto come facciamo a pagare il
nostro Stato? Col baratto? Ci deprimiamo di nuovo e torniamo al punto di
partenza…restiamo in panciolle e aspettiamo senza lamentele. Ecco di cosa
abbiamo bisogno oltre che non essere schizzinosi, signor ministro…di fiducia,
di quella fiducia che stiamo o abbiamo perso e che solo gente come lei può
ridarci, non possiamo inventarla.
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