lunedì 22 aprile 2013

Chili con carne di tacchino con contorno di "salsola", tortilla e fagioli

 



Eccoci qua. Da oggi ci sono anche io. Ebbene sì! Sottraggo un po’ di tempo allo studio del mio ultimo esame 
English 2-Revenge  e mi tuffo nell’epico mondo western e dei suoi mitici cow-boys. Mi piacerebbe tantissimo essere un cow-boy…sicuramente supererei l’esame molto agevolmente! 
  
C'è un'altra piccola premessa che devo fare...questa è la mia prima partecipazione all'MTC ma le sue sfide non mi sono nuove. In realtà ho potuto gustare una grande quantità di piatti preparati per questi appuntamenti. Ma ora ho detto BASTA!!! Sentivo di dover partecipare anch'io, le sfide mi piacciono e pensare di mettermi in competizione con tutte queste bravissime blogger e ottime cuoche è molto affascinante...ma sapere che tra queste blogger potrò sfidare mia moglie, che mi ha martellato...
...le orecchie con questo MTC per mesi e mesi...NON HA PREZZO!!!

Ora che sapete di avere di fronte a voi un esperto dell'MTC che punta alla vittoria con decisione, ricomponiamoci e torniamo a noi...dicevo...
quando si parla di film western e cow-boys la mia mente vola subito a tutti i film di Bud Spencer e Terence Hill con cui tanti della mia generazione e non solo hanno trascorso spensierate serate davanti alla tv tra ceffoni e fagioli a più non posso. Ma c’è un altro
 simbolo western impresso nella mia mente, la “SALSOLA”!!!!

immagine presa dal web

un genere di pianta erbacea, detta anche rotolacampo (tumbleweed in inglese tanto per restare in tema), protagonista indiscussa di quasi tutti i film western. Un film western senza il suo bel rotolacampo NON è un film western. Immaginate la scena: siete nel deserto texano, sole a picco, davanti a voi si para all’orizzonte una città fantasma, silenzio assoluto tutt'intorno rotto solo dal rumore degli zoccoli del vostro cavallo e che succede???…folata di vento e via a danzare davanti a voi la salsola nel suo ruolo di arbusto rotolante. Ecco, questo potrebbe essere l’inizio di tanti film western, ma nel mio caso ho voluto utilizzarlo per introdurvi al mio piatto dal titolo “chili con carne di tacchino con contorno di salsola e fagioli".

Ingredienti per due persone 

per il chili
400 gr. di tacchino
7 peperoncini piccanti freschi (3 rossi e 4 verdi)
1 tazzina di whisky
olio extravergine di oliva 
sale

per i fagioli
 200 gr. di fagioli rossi
1 spicchio d'aglio 
½ cipollotto
1 peperoncino dolce fresco
olio extravergine di oliva
acqua
sale

per le tortillas di farina di grano
200 gr di farina 00
30 gr. di lardo
½ cucchiaino di lievito per torte salate
½ cucchiaino di sale
acqua tiepida
 
per la "salsola" 
 4 nidi di pasta del tipo capelli d'angelo
olio di semi per la frittura


Per il Chili
Prima cosa da fare, abbrustolire i peperoncini in forno ed una volta pronti privarli della buccia e dei semini
Da notare che il settimo peperoncino è stato pulito perfettamente in pochissimo tempo con i semini che sono rimasti uniti e la polpa che è venuta via con estrema facilità...la pratica aveva già dato i suoi frutti.

Ora prendete due pentolini di coccio, tagliate la carne a cubotti e metteli nei pentolini con olio, sale, la polpa dei peperoncini ben tritata e sminuzzata e un goccio di whisky (ai cow-boys piace ovunque):

Il vostro Chili è pronto per essere infornato a 160° per circa un'oretta e mezza, estraendo i pentolini e rigirando la carne un paio di volte durante la di cottura.

Per i fagioli
Per i fagioli mettete in un pentolino olio, sale, aglio e cipollotto tagliato a rondelle e imbiondite un attimo. Aggiungete i fagioli (precedentemente ammollati in acqua per dodici ore), poi acqua, sale grosso quanto basta (poco che fa male) e lasciate cuocere dolcemente fino a che l'acqua dei fagioli non è consumata e i fagioli non saranno cotti. 

Usando i fagioli rossi si avrà una cremina rosso scuro, ottima per un cow-boy.

Per le tortillas
Per le tortillas ho seguito il procedimento illustrato da Ann, l'ideatrice della ricetta di questo mese, aggiungendo nell'impasto sottili fette di lardo di colonnata.

Per la "salsola"
Comprate una confezione di pasta "capelli d'angelo". E' un formato di pasta lunga tra i più sottili in commercio, a nidi, che richiede una cottura velocissima (2 minuti), ma tranquilli, non dobbiamo lessare bensì...friggere. Il risultato sarà un nido di pasta, una "salsola", croccante e gustosa che darà quella nota di allegria a un piatto dai sapori forti e piccanti. Il croccante della nostra "salsola" aiuta a recuperare le nostre papille tramortite dal peperoncino. La "salsola" va mangiata assolutamente con le mani...afferrare e mordere con cattiveria!!! Goduria allo stato puro!!!

 Ed ora passiamo ad una carrellata di foto del piatto finito:








 Con questa ricetta partecipo all' MTC di aprile 2013 - IL CHILI CON CARNE


 

lunedì 1 aprile 2013

Semplice intimità



Semplice intimità

A volte la cucina è gustosa semplicità. La semplicità è la mancanza di difficoltà nel capire o spiegare qualcosa. E’ qualcosa di vero, spontaneo, senza fronzoli. In natura sicuramente abbiamo molti esempi di semplicità e quasi sicuramente il fiore della margherita è l’emblema in natura della semplicità. Cosa c’è di più semplice, bello e spontaneo di una margherita…



Ecco oggi voglio presentare una ricetta semplice come una margherita, facile da capire, facile da apprezzare e ottima in tutte le sue varianti. Si tratta del risotto agli scampi.


Ingredienti per due persone


300 g di riso carnaroli
8-10 scampi
1 cipolla
½ bicchiere di vino bianco secco
brodo di pesce o vegetale
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
olio
 
Pulite gli scampi togliendogli i baffetti e gli occhietti, come se si sfogliassero dei petali di margherita.

Tagliate finemente mezza cipolla a cubetti abbastanza piccoli e fate appassire dolcemente in un tegame con un po’ d’olio.

Aggiungete il riso e farlo tostare, dopodiché versate il vino e fatelo evaporare.

Aggiungete man mano il brodo e mescolate. A metà cottura aggiungete gli scampi. Portate a cottura. Spegnete il fuoco, mettete da parte gli scampi e mantecate il riso con un cucchiaio d’olio e il parmigiano. Servire caldo.