domenica 23 febbraio 2014

Strucolo in straza con salsiccia di cragno e crauti




Come direbbe una celebre Susanna, “PITUPITUM-PA!”… esclamazione che può sostituire mille modi di manifestare le proprie emozioni. Io voglio usarla per esprimere la mia più totale convinzione che questo giorno sarebbe arrivato e che tutti ci saremmo sfidati su una proposta difficile da interpretare ma unica come lei, come la nostra (MIA) lasagnapazza.

È sua la proposta della sfida n. 36 del mese di febbraio dell’ eMMeTiChallenge, sua maestà lo strudel, sia nella versione classica di dolce cotto al forno, che nella versione salata nota come strucolo.

Parafrasando un modo di dire calcistico possiamo dire 1-1 e palla al centro…



A differenza di quanto successo nel maggio 2013, questa volta non c’era nessuno che sezionava polli, ma ugualmente la serata era tranquilla e rilassata fino a quando un composto e sereno: “HO VINTO!” 


tagliava a fette il silenzio e un sorriso rapidamente solcava il suo viso. Chi vince l’MTC è istantaneamente pervaso da un mix di gioia e incredulità e poi sembra quasi di gettarsi nel vuoto. È come lanciarsi da un aereo con in spalle un paracadute (che si spera sempre che si apra)

 
e sotto il mondo che ti aspetta a braccia aperte pronto per sorreggerti nella sua familiare solidità.

Il bello però viene dopo, quando dalla gioia iniziale si passa a uno stato di angoscia e confusione, con una domanda ciclica che bracca la mente: “ e adesso, cosa propongo?”. 

Lei non ha fatto certo eccezione a questa regola, anzi credo di non averla mai vista così angosciata e preoccupata fino al fatidico momento in cui la ricetta ha preso forma e con essa il post che avrebbe scandito il via alla competizione.

Comunque voglio confessarvi un segreto, sono stato molto contento della sua vittoria, è stata una vittoria sudata e meritatissima.  


Bene, ora passiamo al mio strucolo in straza con salsiccia di cragno e crauti, accompagnati da una salsetta composta da kren (rafano), senape, mela e un goccio di birra. Una piccola nota sulla salsiccia di cragno è doverosa. Ebbene nei bolliti alla triestina questa caratteristica salsiccia dal sapore affumicato non può assolutamente mancare, è preparata con carne suina e direi che è quasi croccante essendo molto più dura rispetto ad una normale salsiccia o wurstel.

Ingredienti

2 salsicce di cragno

300 g di crauti

1/2 mela

1 cucchiaio d’olio evo

un cucchiaino di cumino

sale

Per la salsa di accompagnamento:

due cucchiaini di kren (rafano)

un cucchiaino di senape classica

un cucchiaino di senape dolce

due cucchiaini di polpa di mela grattugiata

un goccio di birra


Per la sfoglia (come da dosi di Lasagnapazza)

150 g di farina 00

50 ml di acqua

1 cucchiaino di olio evo

1 pizzico di sale

In una padella fate cuocere a fuoco moderato per circa 30 minuti in un cucchiaio di olio, i crauti, la mela tagliata a cubetti e il cucchiaino di cumino, 


il tutto coperto di acqua e fino a quando questa si sarà consumata. Fate raffreddare il composto che utilizzerete per il ripieno dello strucolo.

Nel frattempo preparate la sfoglia, così come spiegato da Lasagnapazza.

“Scaldate l’acqua, deve essere abbastanza calda ma non bollente. Setacciate la farina in un recipiente, aggiungete il sale e l’olio e versate a mano a mano l’acqua calda mescolando. Quando la farina avrà assorbito tutta l’acqua, togliete l’impasto dal recipiente e cominciate a lavorarlo con le mani su una spianatoia per un paio di minuti, fino ad ottenere un impasto morbido, quasi appiccicoso ma che comunque non resta attaccato alla spianatoia o alle dita. Mettete l’impasto a riposare, coperto da un panno umido o da una pellicola, per circa mezz’ora. 

Disponete su una spianatoia un tovagliolo o uno strofinaccio pulito di lino o di cotone bianco (possibilmente lavato con sapone neutro e ben sciacquato) e infarinatelo. Prendete l’impasto e cominciate ad appiattirlo con le mani sopra alla tovaglia, quindi tiratelo aiutandovi con un mattarello. In questo caso basterà il mattarello per stendere la sfoglia. Il risultato finale dovrebbe essere una sfoglia più o meno quadrata di 25 centimetri per lato.”

Adagiatevi il composto di crauti, mela e semi di cumino e poi al centro aggiungete le salsicce di cragno.


Delicatamente arrotolate la sfoglia inglobando il ripieno. Giunti in prossimità delle salsicce ripiegate i due margini esterni della sfoglia 


e continuate ad arrotolare fino alla fine.

Avvolgete il rotolo in un tovagliolo, chiudete le estremità con uno spago da cucina e fate un paio di giri di spago anche lungo il rotolo. Adagiate lo strucolo avvolto nel tovagliolo in una pentola piena di acqua bollente salata e fate cuocere per circa 30 minuti. Togliete lo strucolo dall’acqua e estraetelo dal tovagliolo.

In questa foto potete vedere la differenza fra lo strucolo ancora crudo e lo strucolo appena cotto.


Preparate la salsa amalgamando due cucchiaini di kren (rafano), un cucchiaino di senape classica, un cucchiaino di senape dolce, due cucchiaini di polpa di mela grattugiata e un goccio di birra. Mescolate bene.

Tagliate a fette spesse a piacere lo strucolo, 

 
disponetelo nel piatto e accompagnatelo con la salsa.


Con questa ricetta partecipo FUORI CONCORSO alla sfida n. 36 dell' eMMeTiChallenge.

domenica 9 febbraio 2014

Cannolicchi gratinati al forno su polenta bianca




Avete mai provato a fantasticare e ad immaginare come potrebbe cambiare la nostra vita fra 10 o 15 anni grazie alle nuove innovazioni tecnologiche? 

Da alcuni studi di settore pare che la tendenza, specie degli italiani, sia quella di desiderare elettrodomestici sempre più intelligenti e capaci di migliorare la vita.

Beh, direi che in fondo possiamo essere tutti d’accordo con questa considerazione. Alzi la mano chi vuole lavare ogni sera i piatti dopo cena. Evviva la lavastoviglie! Tutti vogliamo fare le cose bene e in maniera veloce, il tempo è prezioso e così ci affidiamo sempre più ai cosiddetti elettrodomestici intelligenti.

La nuova frontiera pare che sarà quella di far comunicare fra loro gli elettrodomestici e magari farli interagire con il web e i social network.
Così potremo un giorno trovarci in una cucina dove il forno chiede al frigo: 

Forno: “Ciao frigo, che hai di buono al fresco? Presto che fra due ore tutta la famiglia tornerà a casa e dobbiamo preparare la cena! Dai che sono già bello caldo!”

Frigo: “Ciao forno! Che vuoi che ti dica? La solita minestra! Ci sono due zucchine, un pomodoro e un finocchio. Aspetta, ci sono anche due uova.”

Forno: “Ok. Ora mi collego sul blog tanto.pe’.magna e vedo che ricette propongono oggi e poi mando un ordine al supermercato dietro l’angolo.”

Purtroppo non sapremo mai cosa avrebbero cucinato i nostri due compari per la famigliola di ritorno a casa. Infatti, quello “smanettone” del forno non si è limitato a collegarsi sul blog di cucina e a fare l’ordine di spesa al supermercato, ma sedotto dalle curiosità del web ha iniziato a navigare per vari siti finché non è incappato in un bel trojan infettando non solo lui ma anche tutti gli altri elettrodomestici, frigo compreso. Al loro ritorno, la nostra tecnologica famiglia, si è dovuta accontentare del kebab da asporto del locale sotto casa in attesa dell’arrivo del tecnico informatico con tanto di antivirus per ripulire quel curiosone del forno e i suoi compari di sventura ;-)

Per fortuna il mio forno non è collegato al web e non sa navigare ma andiamo molto d’accordo e ci capiamo al volo sul momento in cui i cibi sono cotti a puntino e pronti per essere portati a tavola.

Così entrambi vi proponiamo un antipasto molto interessante: cannolicchi gratinati al forno adagiati su un velo di morbida polentina bianca.

  
Ingredienti per due persone:

6-8 cannolicchi

un pomodorino

uno spicchio di aglio

un cucchiaio di pangrattato

un cucchiaino di pecorino grattugiato

olio evo

per la polentina:

60 g di farina di mais bianca

300 ml di acqua 

un cucchiaino di sale

La difficoltà principale di questo piatto è data dal fatto che bisogna lavare accuratamente e lasciare a spurgare almeno per 5-6 ore i cannolicchi. Infatti i cannolicchi vivono nei fondali sabbiosi e contengono sabbia perciò vanno lavati e rilavati in acqua. Salate sempre con una manciata di sale grosso l’acqua in cui lasciate ad ammollo i molluschi.

Prendete una teglia da forno e mettete un filo d’olio sul fondo e adagiate i molluschi come in foto.

 
Tagliate il pomodoro a dadini piccoli, dopo averlo spellato e tolto i semini, e conditeli con un filo di olio, il pangrattato, il pecorino, lo spicchio di aglio tagliato a piccoli pezzettini e il prezzemolo tritato.

Mettete il composto che avete ottenuto sui cannolicchi e irrorateli con un altro filo di olio. 

 
Infornate a 200° C per 10-12 minuti.

Nel frattempo, in un pentolino riscaldate i 300 ml di acqua, salate l’acqua e quando arriva ad ebollizione spegnete la fiamma e spargete a pioggia la farina di mais bianca nell’acqua mescolando in continuazione fino ad ottenere una polenta morbida e cremosa.

Non vi resta che mettere un paio di cucchiai di polenta in un piatto e adagiarvi sopra i cannolicchi.


Chissà se i nostri elettrodomestici intelligenti un giorno riusciranno a preparare un antipasto del genere! Io non credo proprio, per il semplice motivo che non sanno cosa vuol dire mangiare!

 
Buon appetito!