venerdì 30 agosto 2013

LI MUNICEDDHI




Eccoci qua di ritorno alla vita di sempre dopo le ferie e soprattutto dopo la rimpatriata nella mia terra. E’ proprio in omaggio al mio Salento che vi propongo la ricetta di oggi, una delle sue meraviglie culinarie.
Il turista, sempre distratto e magari poco propenso a scoprire i veri sapori di un luogo, spesso e volentieri ricorda un piatto, un ingrediente o un profumo di un cibo anche se rimane ignaro e torna alla vita di tutti i giorni non avendo avuto la fortuna di godere in pieno di ciò che un luogo può regalare.
Così voglio immaginare il mio turista distratto, uno dei tanti che ogni anno giunge in Salento e riparte, magari all’oscuro di certi sapori, dei piatti che non ha assaporato, degli ingredienti che non ha riconosciuto. Oggi voglio presentarvi una delle grandi specialità della mia terra. Una specialità che… ahimè, ne sono consapevole… non è per tutti i palati e per tutti i turisti e che forse bisogna essere abituati da piccoli a conoscere ed apprezzare.
Così ho il piacere di presentarvi la mitica ed ineguagliabile MUNICEDDHA ‘MPANNATA Salentina dal caratteristico guscio color marrone, pregiatissima lumaca che nei mercati ha quotazioni che oscillano dai 30 ai 40 euro al kg. Ecco già immagino che la maggior parte di voi stanno storcendo il naso o addirittura in maniera riluttante esclamando.…”KE SKIFOOOO”… vi dico solo questo: “NO.N SA.PE.TE CO.SA. VI. PER.DE.TE”.Per la cronaca mia moglie NON ne è un’estimatrice e perciò ogni volta devo sacrificarmi io ;-)


La raccolta (fonte: mio padre che ho accuratamente intervistato) inizia a fine marzo e si protrae ad inizio maggio e si svolge solitamente la mattina presto quando una leggera brina bagna le campagne e i municeddhi “pascolano” prediligendo i campi di carciofi e in particolar modo le foglie delle loro piante di cui sono particolarmente ghiotti. Una volta raccolti vengono gettati in dei recinti in muratura o costruiti con reti metalliche con fondamenta profonde nel terreno almeno 40-50 cm. Questo perchè i municeddhi in giugno cadono in un lungo e silenzioso letargo rifugiandosi sotto terra e chiudendosi (‘mpannandosi appunto) nella loro caratteristica panna bianca che li proteggerà fino all’arrivo delle piogge settembrine. Attenzione ai primi temporali e soprattutto ai tuoni al cui rumore sono particolarmente sensibili; al primo tuono il loro letargo è rotto, perciò consumateli prima dell’arrivo dei temporali autunnali.
Tra fine giugno e i primi di luglio si inizia a rimestare la terra e a raccoglierli dal terreno per conservarli in un luogo asciutto e fresco (di norma si possono conservare in un contenitore con della segatura). Al municeddhu è dedicata anche una delle innumerevoli sagre Salentine che si svolgono nei mesi estivi ed è la “Festa della Municeddha” a Cannole dove viene preparata soffritta, arrostita e al sugo. Da tenere presente che molti usano consumarle anche crude, mantengono intatte le loro qualità nutrizionali e i loro effetti benefici, per esempio sono un vero e proprio toccasana contro le ulcere. Un’ultima cosa che voglio dirvi prima della ricetta è che “lu municeddhu” non ha eguali, qualsiasi altra lumaca è niente in confronto “allu municeddhu” che ha un sapore più delicato e decisamente meno amarognolo di qualsiasi altra lumaca proprio per la particolarità di come viene “allevata” e per il fatto che si consuma quando è ‘mpannata.
Ma ora veniamo alla mia ricetta, semplice ma che esalta in maniera perfetta il sapore dellu municeddhu.


Ingredienti:
400 g di municeddhi
1 cipolla bianca
olio evo
una foglia di alloro
sale
un bicchiere di vino bianco


Fate stufare in una capiente padella la cipolla bianca tagliata a rondelle nell’olio extravergine di oliva e la foglia di alloro. Quando la cipolla si sarà imbiondita aggiungete “li municeddhi” che avete ovviamente in precedenza abbondantemente lavato in acqua fino a rimuovere i residui di terra. Qui potete scegliere se lasciare la panna che chiude “li municeddhi” oppure rimuoverla durante il lavaggio. [N.B. Io consiglio di rimuovere la panna solo se non si è sicurissimi della freschezza e perfezione del prodotto altrimenti andrebbe sempre lasciata] A questo punto fate cuocere per una quindicina di minuti a fuoco moderato rimestando di tanto in tanto. Ora sfumate con un bicchiere di vino bianco ed una volta evaporato servite caldi caldi e BUON APPETITO MUNICEDDHI per tutti.