domenica 6 ottobre 2013

Ravioli Med.Di(e)t.erranei [Ravioli al profumo e sapore sardo]





Partiamo subito con il dire che questo post è dedicato al progetto “MedDiet –Mediterranean Diet and enhancement of Traditional Foodstuff”.

Il MedDiet Camp è il primo dei cinque grandi eventi pianificati da MedDiet, progetto strategico finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma ENPI CBC Bacino del Mediterraneo 2007-2013. Con un budget complessivo pari a circa 5 milioni di euro e una durata di 30 mesi, il progetto mira a promuovere e valorizzare la Dieta Mediterranea, riconosciuta Patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco nel 2010.  Oltre all’Italia, che partecipa con Unioncamere in qualità di capofila, il Centro Servizi per le imprese della Camera di Commercio di Cagliari, il Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio e l’Associazione nazionale Città dell’Olio quali partners, il progetto coinvolge altri 5 Paesi del Mediterraneo (Egitto, Grecia, Libano, Spagna e Tunisia). Per maggiori dettagli vi rimando al sito www.cittadellolio.it

Ho avuto la fortuna di partecipare nei giorni 28 e 29 settembre 2013 alla tappa svoltasi in Sardegna e precisamente a Cagliari, contraddistinta da un fitto programma di iniziative che si sono avviluppate lungo l’arco delle due giornate in maniera dinamica e avvincente, trasportando i partecipanti in un itinerario culinario ricco di sfaccettature. I quasi 50 foodblogger partecipanti hanno potuto ammirare e assaporare le creazioni di chef di fama internazionale come l’italiano Luigi Pomata, il tunisino Jaudet Turki, il libanese Georges El Kik e l’egiziano Moustafa M Elrefaey, con  interventi del giornalista enogastronomico Carlo Cambi, dell’antropologa dell’alimentazione Alessadra Guigoni e del fotografo Alessandro Guerani. Un doveroso grazie al dott. Enrico Lupi , Presidente dell’Associazione nazionale Città dell’Olio. Ed ancora un grande e sincero grazie alle professionali Federica, Romina e Natascia sempre presenti e disponibili.

Un ultimo ringraziamento a tutte le foodblogger partecipanti, alcune già conosciute in altre occasioni, altre conosciute per la prima volta, tutte estremamente preparate e competenti.

Ma ora passiamo alla ricetta che dedico a questo evento e a tutti i partecipanti nonché ad Elisa del sito www.saporidielisa.it che mi ha avviato verso il mondo della pasta fresca.

L’idea è stata immediata. Una volta sbarcati dal traghetto nel porto di Olbia, i profumi della Sardegna hanno invaso i miei sensi e il tragitto in macchina fino a Cagliari ha fatto il resto. Nello scorrere del paesaggio è stato impossibile non restare affascinati da tutto ciò che mi circondava e in primis dal profumo del mirto selvatico, che è ovunque, inframmezzato dagli esuberanti fichi d’India.


Così il piatto è bello pronto, ravioli ripieni di polpa di fico d’India al profumo di mirto. Ovviamente prima di ripartire dalla Sardegna, ho fatto il pieno dei giusti ingredienti. Per raccogliere i fichi d’India mi sono munito di un coltellino e di una bottiglia di plastica vuota da 1,5 l. Ho tagliato l’estremità della bottiglia e con la rimanente parte mi sono aiutato nel tenere fermo il frutto mentre recidevo l’estremità attaccata alla pianta. Strumentazione degna del miglior MacGyver ;-) . Più semplice è stato recuperare il mirto. Ne basta un rametto.


Una volta rientrati ho lavato ben bene le foglie di mirto, le ho asciugate ed infine le ho immerse in una padella con l’olio, preriscaldato per un minuto.


 Ho poi messo l’olio con le foglie di mirto in infusione per tre giorni in un vasetto chiuso.


Ingredienti per 4 persone:
Per la pasta:
200 g di farina di grano di semola
2 uova

Per il ripieno:
5 fichi d’India
2 fogli di pane carasau
20 g di pecorino sardo stagionato

Per il condimento:
olio evo aromatizzato al mirto

Per fare la pasta disporre la farina in una ciotola e amalgamarla con le due uova fino ad ottenere un composto elastico. Lasciare riposare la pasta per almeno 30 minuti avvolta in pellicola.

I fichi d’India vanno privati della buccia (facendo attenzione alle spine) e...  




...messi in uno schiacciapatate in maniera tale da estrarre la polpa ed eliminare i fastidiosi semini di cui sono ricchi.


Amalgamate la polpa ottenuta con il pecorino e del pane carasau ben tritato in maniera tale da ottenere un composto facilmente maneggiabile.

Stendete la pasta e con un coppa pasta create dei cerchi. Con un cucchiaino formate delle palline di ripieno e disponetele su un cerchio di pasta. 


Bagnate i bordi del cerchio di pasta con un pochino di acqua e fate combaciare un altro cerchio e chiudete i bordi facendo attenzione a far fuoriuscire l’aria dall’interno del raviolo.

A questo punto non ci resta che far bollire la pasta e buttarci dentro i nostri ravioli. Dopo 3-4 minuti scoliamoi ravioli e mettiamoli in una padella dove abbiamo versato e riscaldato il nostro olio al profumo di mirto e rimestiamo dolcemente per un paio di minuti.

Servire caldi con un’altra spolverata di pecorino grattugiato e perché no, due pezzetti di pane carasau che daranno un tocco di croccante al nostro piatto.



Grazie a tutti e spero che i miei ravioli vi siano piaciuti.

8 commenti:

  1. caro Cristian...una ricetta a dir poco po.e.ti.ca. Davvero.
    Anch'io amo tantissimo sia il mirto (che uso in cucina come il più nostrano rosmarino) ed i fichi d'india, ma mai avrei pensato ad una versione raviolo con cquesto abbinamento.
    Un abbraccio, è bello ora conoscersi!

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    1. Ciao Cinzia! Sono contentissimo che la ricetta ti sia piaciuta. Effettivamente neppure io ci avevo mai pensato alla versione raviolo ripieno di fichi d'india ma quando ho visto quelle colline sarde piene di questo fantastico frutto ho avuto questa felice intuizione :-)

      Un abbraccione anche a te e anche per me è stato bello conoscersi.
      Ciao

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  2. Cristian, con questa ricetta mi hai conquistato!
    Mi piace moltissimo l'idea dei fichi d'india nel ripieno, in abbinamento al mirto e al pecorino.
    È stato un piacere conoscervi!

    Alla prossima

    Loredana

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    1. Il piacere di conoscerci è tutto nostro e sono felicissimo che la ricetta ti sia piaciuta.
      Un caro abbraccio e a presto.

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  3. Bel resoconto, belle foto, sei un forte con i fichi io mi sono rovinata le mani la prima volta tanti tanti anni fa :((
    Il mirto ogni volta che ritornavo dalla vacanze in Campania anche li si trova il mirto stupendo ora mi manca.....
    Buonissimo tutto ma come detto a "lei" fare la pasta fresca non sta nelle mie corde. Poi sai gli ingredienti a me piacciono ma a Maritozzo no....rischio la separazione ed a questa età...ahahahahaha
    Se mooolto bravo.
    Un abbraccio e buona domenica.

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    1. Ciao Edvige! Grazie. Effettivamente bisogna stare attenti con le spine perchè sono tremende. Questi giorni mi sto riprendendo dall'evento che mi ha tenuto occupato in questi ultimi mesi e che ha trovato il suo epilogo giovedì 24 e ora che sono più libero e le temperature ancora gradevoli un bel gelato è proprio quello che ci vuole :-)
      Ci vediamo presto
      Cristian

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