giovedì 25 gennaio 2018

SIDECAR TARTARA





…il procedere del tempo è la foschia dei ricordi, ma il suo incantesimo vive negli attimi che non sapranno del suo fluire...

…nel frattempo facciamoci un Sidecar, per la sfida n. 69 dell’eMMeTiChallenge con la cucina alcolica di Giulia Robert di Alterkitchen

Sidecar, la definizione dovrebbe recitare pressappoco così: cocktail classico di tipo sour, una famiglia di cocktail formati da una base di distillato, succo di limone e un dolcificante (come un triple sec). La caratteristica è data dal gusto acidulo del limone che si fonde con il distillato.

La ricetta ufficiale del Sidecar, cocktail riconosciuto dall’ International Bartenders Association, è:

5 cl di Cognac

2 cl di Cointreau

2 cl di succo di limone fresco

Gli ingredienti vanno tutti mescolati e agitati in uno shaker pieno di ghiaccio. Il tutto va filtrato e servito in un bicchiere col bordo zuccherato. Si può guarnire con una scorsa di limone o arancia.


Per questa sfida, ad alto tenore alcolico (GRAZIE GIULIA, mi piace tantissimo questa sfida), vi propongo una ricetta carnale, dove non ci porremo domande e riflessioni cervellotiche, non andremo a sondare il senso dell’essere e perché esistiamo, non definiremo la natura o cercheremo di spingerci oltre i limiti della conoscenza, ma terremo i piedi ben piantati per terra e avanzeremo lungo il sentiero della semplicità.

Semplice è la mia ricetta del Sidecar tartara e se proprio devo dirvi la verità un pochino giocherellona, perché quando si parla di cucina alcolica alla lunga si finisce sempre per giocare.


Ingredienti per due persone:

80 g di carne di filetto di manzo

1 cucchiaino di olio evo

Sale

Pepe

5 cl di Cognac

2 cl di Cointreau

2 cl di succo di limone

In una ciotola unite la carne, l’olio, il sale, il pepe e mescolate. 

Dividete il composto in quattro parti da 20 g l'una e posizionateli in terrine separate. 

Lavorate, in una terrina 1 cl di succo di limone con i 20 g di carne; in un’altra 1 cl di Cointreau; nella terza 2,5 cl di Cognac e infine, nella quarta, tutti e tre i componenti del Sidecar (2,5 cl di Cognac; 1 cl di Cointreau; 1 cl di succo di limone).

Amalgamate in ogni terrina gli ingredienti e ricavate, con un piccolo coppapasta del diametro di 3 cm circa, dei cilindri, due per ogni gusto.

Disponete i cilindri nei piatti seguendo l’ordine da sinistra verso destra: tartara al succo di limone, tartara al Cointreau, al Cognac e infine la Sidecar tartara.

Il gioco consiste nel provare, partendo dalla tartara con solo succo di limone per finire alla Sidecar tartara, le differenti sensazioni gusto-olfattive, che danzando sulla lingua in un perenne contrasto dolce-acido, conferiranno morbidezza e rotondità l’una e freschezza l’altra, fino al sopraggiungere del Cognac che rivelerà tutta la sua struttura e complessità in un calore avvolgente fatto di dolcezza, alcolicità e ricchezza di aromi.


Infine, per rendere più coinvolgente il piatto, potete giocare con la sapidità del sale. Io ho aggiunto tre diversi tipi di sale: sale rosa dell’Himalaya, sale nero di Cipro e sale affumicato al legno di faggio, lasciando al commensale il piacere di provare gli abbinamenti.

Con questa ricetta partecipo alla sfida n. 69 dell’MTC, la cucina alcolica proposta da Giulia Robert di Alterkitchen.



5 commenti:

  1. Carissimo sono collegata con tutte le news MTC che mi arrivano ogni qualvolta cè qualcuno che scrive tipo Alessandra giusto per fare un nome :) e, tra tutte le ricette alcooliche che ho letto e preso nota dovrei spendere una fortuna da Bishoff e tu sai chi è per aggiornare alla grande il mio deposito liquori che ora langue... siamo diventati pressochè astemi salvo un goccio di vino.... Adoro la carne crudo, il Sidecar allora mi piaceva e quindi prendo nota prima o dopo forse...farò qualcosa... Buona serata salutami lei.

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    1. Ciao Edvige, effettivamente le ricette alcoliche, utilizzando ingredienti di qualità, non sono proprio ricette economiche :-)
      Sì conosco benissimo Bischoff.
      Se adori la carne cruda e ti piaceva il Sidecar, allora questa ricetta devi provarla assolutamente ;-)
      Lei ricambia i saluti.
      Buona giornata

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  2. Bravissimo Cristian, un'interpretazione elegante, sapiente e giocherellona insieme (eh sì, quando c'è l'alcool di mezzo il gioco ci sta alla grande).
    Hai giocato con i differenti sapori degli alcolici e con sapidità diverse, in una sorta di degustazione guidata alla ricerca di somiglianze e dissonanze.
    Un'ottima interpretazione, davvero centrata sul tema della sfida. Felice che ti sia piaciuta!

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    1. Grazie Giulia, buona parte del merito è anche tuo per le ottime indicazioni che hai dato per questa sfida bella e soprattutto stimolante nel cercare di creare un piatto che possa ridare sensazioni simili a quelle del cocktail scelto.

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  3. Grazie Benedetta, è difficile che sarò una lettrice fissa, sono un uomo ;-)

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