domenica 25 novembre 2018

LA PASTA





Eccoci nuovamente catapultati nella MTC S-COOL e alla seconda lezione che prevede come protagonista un alimento principe della cucina italiana: la pasta.
Per questa lezione mi sono cimentato in tre differenti piatti. Il primo è una cacio e pepe tradizionale, preparata secondo le istruzioni e i trucchi che ci ha suggerito Greta. La seconda è una cacio e pepe arricchita da un ingrediente, ½ bicchiere di vino rosso, barolo per l’esattezza; in questo piatto l’acidità del vino bilancia perfettamente la sapidità del pecorino e la dolcezza della pasta e su tutto fa capolino l’aromaticità e la piccantezza del pepe (io ho usato pepe selvaggio del Madagascar) regalando un equilibrio inatteso al piatto. Il terzo piatto è un’amatriciana di mare, preparata con il guanciale, il pecorino e il pomodoro, ingredienti immancabili nell’amatriciana, con l’aggiunta di ingredienti di mare, la rana pescatrice, il pesce spada, la capasanta e le mazzancolle, con una buona grattugiata finale di peperoncino secco piccante.


Cacio e pepe classica (copio e incollo da Greta)
Ingredienti: per 4 persone
Attrezzatura:
una pentola capiente per bollire la pasta
Una padella per mantecare
Una bastardella d’acciaio
Una pinza
Una frusta

400 g di spaghetti
120 g di pecorino stagionato grattugiato fino
Pepe nero

Lessate la pasta in abbondante acqua poco salata. Mentre la pasta cuoce sciogliete il formaggio in una ciotola aiutandovi con una frusta, aggiungendo poca acqua per volta, fino ad ottenere una crema, tenete in caldo.
Tirate su la pasta 3 minuti prima del punto di dente e continuate la cottura nella padella con un filo d’olio, il pepe e abbastanza acqua per permettere la cottura. Fate riprendere calore sempre mescolando e agitando la pasta nella padella così da creare un’emulsione tra amidi e grasso, continuate fino ad arrivare a cottura. Fuori dal fuoco e lontano dal fornello caldo aggiungete velocemente la crema di pecorino, saltate la pasta velocemente e servite fumante, la cacio e pepe non può aspettare. Aggiungete un altro pizzico di pepe sul piatto prima di servire.



Cacio e pepe al Barolo
Procedere come sopra ma in fase di mantecatura aggiungere mezzo bicchiere di Barolo.



Amatriciana di mare
320 g di reginette di Gragnano
100 g di guanciale affumicato
100 g di coda di rospo
100 g di code di mazzancolle
100 g di capesante
100 g di pesce spada
250 g di pomodori pelati
1 spicchio d’aglio
50 g di pecorino romano grattugiato
2 peperoncini secchi grattugiati
olio extravergine d’oliva
sale
Tagliate a pezzetti il guanciale e rosolatelo insieme aduno spicchio d’aglio intero in una padella d’acciaio fino a fargli sciogliere tutta la parte grassa e a farlo diventare croccante. Aggiungete i pelati schiacciati, fate cuocere per circa quindici/venti minuti e poi aggiungete tutto il pesce tagliato a pezzetti. Fate cuocere ancora 5/7 minuti, aggiungete il peperoncino, spegnete il fuoco, aggiungete il pecorino e togliete lo spicchio d’aglio. Nel frattempo cuocete le reginette, scolatele 4 minuti prima della fine di cottura tenendo da parte tre mestoli di acqua di cottura, aggiungetele al sugo in padella insieme all’acqua di cottura e fate mantecare la pasta.


4 commenti:

  1. La cacio e pepe al Barolo è una gran figata!! Anche l'amatriciana di mare comunque me la pappaerei subito! Complimenti per le idee e le realizzazioni impeccabili!!

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  2. La cacio e pepe al Barolo, mi fa venire voglia di tornare in Langa subitissimo! Ed è strano perché per i piatti tradizionali sono una purista, ma mi ha davvero intrigato molto. Lo stesso dicasi per l'amatriciana di mare: avrei proprio voglia di assaggiarla!

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  3. La cacio e pepe al Barolo sarà il tormentone di questo inverno...spaziale davvero!!!

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  4. Scusa ma di queste preferisco l'amatriciana di mare anche se quella al Barolo.... Ciao buona giornata e settimana a tutti e due.

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